Pascal, Spinoza, Leibniz: riassunto e audiolezione

A partire dal minuto “09.00” dell’audiolezione, il prof. Nicolò Vignatavan, spiega e narra, in rima, le gesta dei tre filosofi, incanalandoli nelle dinamiche del loro tempo. Buon ascolto!

09.09 ▪︎ I precursori della filosofia illuminista, da Spinoza e Locke, a Pascal, fino a Leibniz

09.40 ▪︎ Il ruolo di Oliver Cromwell in Inghilterra e di Re Luigi XIV in Francia – le nuove teorie scientifiche, da Bacone a Newton

In realtà, cosa accomuna i filosofi Pascal, Spinoza e Leibniz? Sicuramente, in prima istanza, il loro atteggiamento gnoseologico che, per così dire, si scardina dalla metafisica medioevale per approcciare un metodo di indagine improntata ad una dimostrazione logico-matematico-geometrica del divenire dell’Essere in quanto tale, sia per quanto riguarda la sua sostanza, che per quanto concerne le sue passioni, i suoi desideri ed i suoi appetiti. Se Leibniz, ampliando gli orizzonti del calcolo differenziale, imposta uno studio del mondo logico-matematico di carattere divergente, (per sue stesse ironiche parole infatti, evidenziò come nel corso della sua esistenza avesse iniziato tanto e finito poco), Spinoza nell’Etica, ci ricorda come la Natura che ci circonda può essere studiata e descritta in maniera geometrica, dunque mediante un occhio convergente sul Reale. Pascal, infine, nei Pensieri, si svincola dai cardini logici della realtà, ricordandoci come l’uomo sia fragile dinnanzi al metafisico e che nessun ragionamento logico è in grado di dar prova dell’abisso dell’Essere.

Testo dell’opera nei versi sopra citati:

In quel secolo in letture filosofiche mi immersi:

dall’etico dall’occhio geometrico caro all’analitico,

all’empirista dai rapporti con la Ragione controversi,

fino al francese che delle scienze cartesiane fu critico,

ma ad Hannover preferii fermarmi, dal maestro magistrato e logico.

Nel nord Europa mi accecò un sole adolescente,

ma fu risalendo ancora che vissi eventi unici,

dal condottiero che sfidò la monarchia con metodo avvolgente

fino alle scienze: vidi, dopo Bacone e i suoi amici,

cader la mela sul capo del Fisico studioso di gravitazione e sue appendici.”

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